ANTEPRIMA
DELLA PUNTATA
DEL 13 FEBBRAIO 2024

Angelo Guglielmi

“WONDERLAND” INCONTRA LORENZO PALLONI

La storia di Los Angeles è segnata da due grandi rivolte dei quartieri ghetto afroamericani: quella di Watts, nel 1965, e quella legata al caso Rodney King, nel 1992: i due eventi fanno da sfondo al graphic novel “Burn Baby Burn” di Lorenzo Palloni, al centro della nuova puntata di “Wonderland” in onda su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre) martedì 13 febbraio alle ore 23.50. Un romanzo a fumetti noir articolato su due distinte linee temporali, con una serie di terrificanti crimini apparentemente legati da un inquietante filo invisibile.

Trentacinquenne aretino, tra i fondatori del collettivo di fumettisti Mammaiuto, Lorenzo Palloni è attivo nel mondo del fumetto da una decina di anni nel corso dei quali ha fatto conoscere il suo talento sia in Italia che in Francia, guadagnando anche un Gran Guinigi a Lucca Comics & Games. Sceneggiatore e spesso anche disegnatore delle proprie storie, Palloni ama la fantascienza, affrontata nei volumi di Desolation Club, Isole, Un lungo cammino e Fortezza volante, ma ha una predilezione per il crime, genere a cui appartengono “La Lupa”, “Emma Wrong” e “Burn Baby Burn”. Quest’ultimo è un sorprendente noir corale che ha impiegato ben 13 anni per essere completato, una storia che parla di colpa, di razzismo e ha come ispirazione i romanzi storici di James Ellroy.

“Wonderland” ha incontrato Lorenzo Palloni durante l’ultima edizione di Lucca Comics & Games, dove l’artista ha parlato della sua formazione e della passione per il noir, ma anche delle opere passate e future e della collaborazione con altri artisti.

Per cominciare, però, il magazine di Rai Cultura dedica la copertina POP della settimana a “I Tre Moschettieri – Milady”, secondo e ultimo film dedicato al capolavoro letterario di Alexandre Dumas diretto dal regista francese Martin Bourboulon. Un cast capeggiato da Eva Green, François Civil, Vincent Cassel, Romain Duris e Pio Marmai prosegue la storia lì dove era stata interrotta lo scorso anno da “I Tre Moschettieri – D’Artagnan”. Fedele allo spirito dell’opera di Dumas, ma più vicino alla sensibilità contemporanea nella consapevolezza e nel protagonismo del personaggio femminile.