ANTEPRIMA
DELLA PUNTATA
DEL 28 MAGGIO 2024
“WONDERLAND” INCONTRA I REGISTI THOMAS CAILLEY, STÉPHAN CASTANG E JUST PHILIPPOT
<<Ho visto Vincent deve morire e anche Acid, ed effettivamente si tratta di realismo fantastico, proprio come nel caso di The Animal Kingdom. Non so se questo genere di storie nasca a seguito di ciò che abbiamo vissuto durante la pandemia. Noi abbiamo iniziato a scrivere The Animal Kingdom prima, nel 2019, ma credo che forse a seguito della pandemia risulti più facile per il pubblico credere a questo tipo di storia, perché abbiamo vissuto una situazione totalmente reale e al contempo completamente assurda>>.
A parlare è il regista di “The Animal Kingdom”, Thomas Cailley, il tema è la recente tendenza del cinema francese a realizzare film di genere fantastico calati in un contesto realistico, una sorta di “realtà parallela” in cui si muovono personaggi comuni come impiegati, bariste, operai alle prese con avvenimenti eccezionali che sconvolgono le loro private esistenze ma anche l’intero paese.
Il Realismo Fantastico francese è appunto il tema al centro della nuova puntata di “Wonderland”, in onda martedì 28 maggio, alle ore 23.40, su Rai4 (canale 21 del digitale terrestre). Arrivano infatti nelle sale italiane, nell’arco di un mese, le tre migliori opere ascrivibili a questa nuova deriva, a metà strada tra cinema di genere e cinema d’autore: si parte il 30 maggio con “Vincent deve morire”, si prosegue il 13 giugno con “The animal kingdom” e, infine, ai primi di luglio, è la volta di “Acid”.
A raccontare i loro film ai microfoni del magazine sono i rispettivi autori, Stéphan Castang, Thomas Cailley e Just Philippot.
Tre film differenti che, pur spaziando dall’horror grottesco alla favola adulta sui temi ambientali, all’eco-thriller, sono accomunati da un approccio comune ai temi del fantastico che il magazine di Rai Cultura ha intercettato e provato a raccontare.
Ma per cominciare, “Wonderland” dedica la copertina CULT della settimana al film “Il caso Goldman”, già nelle sale italiane: una ricostruzione di un autentico caso processuale che negli anni ’70 ha spaccato l’opinione pubblica francese tra innocentisti e colpevolisti. Tra il rigore di certo cinema d’autore e i ritmi serrati dei film di genere, a firmare “Il caso Goldman”, presentato al Festival di Cannes del 2023, è il regista, attore e sceneggiatore Cédric Kahn, anche lui intervistato per il magazine di Rai Cultura.